Un trionfo nel trionfo Claudio Baglioni Al Centro. La trasmissione tv, ieri sera – sabato 15 settembre 2018, su Raiuno, ha avuto ascolti eccellenti, come poteva essere diversamente? Scrive il sito di Davide Maggio: “Su Rai1 Claudio Baglioni – Al Centro ha conquistato 3.599.000 spettatori pari al 23% di share. Su Canale 5 Un boss in salotto ha raccolto davanti al video 1.886.000 spettatori pari al 10.8% di share. Su Rai2 l’incontro dei Campionati Mondiali 2018 di Pallavolo Maschile Italia-Argentina ha interessato 2.058.000 spettatori pari all’11.4% di share”. L’autore della Vita è adesso, ha iniziato con una anteprima stellare all’Arena di Verona il  tour Al Centro , organizzato dalla  F&Pgroup  che celebra i 50 anni di attività: “Tutto comincia nel 1968”, si legge nel sito dell’artista, “quando Claudio Baglioni, diciassettenne, compone e registra le sue prime canzoni, tra cui Signora  Lia  e Interludio “.

Claudio Baglioni Al Centro

Il manifesto del tour di F&P

Lo show, dopo l’anteprima veronese prosegue dal 16 ottobre a Firenze, poi Roma, Ancona, Assago, Perugia (tutte le date le trovi qui), nel frattempo l’artista romano dirigerà anche l’edizione 2019 del Festival di Sanremo.

Canzoni per una vita

Perché Baglioni continua a ottenere ascolti stratosferici in tv (il suo Sanremo 2018, infarcito di sue canzoni è stato tra i più visti dell’ultimo decennio) e partecipazioni eccezionali ai suoi tour? Perché è parte delle nostre vite, è stato la colonna sonora nella crescita di milioni di persone che ascoltando Strada facendo, E tu come stai, Dagli il via, Fotografie rivedono momenti della propria esistenza, e li rivivono. Ogni amore, ogni separazione, ogni cotta, ogni frustrazione, ogni successo è sottolineato da un brano di questo architetto romano che, all’inizio bruttino, con un paio di occhialoni, un naso importante, si impose alla faccia di tutti quelli che lo vedevano come un artistello da canzoni per adolescenti. Crescendo, Baglioni si è trasformato nel cigno bianco che conosciamo oggi: un uomo solido, bello (ha lavorato molto sul proprio fisico e continua, a giudicare dalle apparenze, visto che ha 67 anni), padrone assoluto della musica niente affatto scontata delle sue composizioni, come ha dimostrato in centinaia di brani.

Lucido e autocritico

ho avuto tanto successo ma qualcosa, forse, è andata meno bene, ho avuto anch’io dei momenti di riflessione.

Lucido e autocritico, Baglioni ha dimostrato in questa intervista che mi rilasciò per il Centro: “Il successo, per la verità, l’ho avuto quando pensavo di non averlo più, avevo già ripreso i miei studi di Architettura. Questo piccolo grande amore arrivò in classifica degli lp e andò benissimo. Poi, ho passato gli anni successivi a guadagnarmi quel successo che mi era capitato un po’ per caso. Questo mi ha portato a evitare dei deliri di onnipotenza che si rischiano. Negli anni Ottanta, facevo un disco ogni quattro anni, giravo e la gente nemmeno sapeva chi fossi. Questo periodo mi ha dato modo di immettere ossigeno
nei polmoni. Per questo, penso, il successo non mi ha fatto perdere la testa. Oggi, ormai,
credo di non perderla più. Ho riapprezzato nel mio lavoro anche la parte più leggera. Insomma, non credo che arriverò a  “benedire le folle” come ho visto fare a qualche collega».

Baglioni a Pescara

Claudio Baglioni in concerto a Pescara (foto Simeone)

Claudio Baglioni e l’Abruzzo

La vicina, quella dell’Abruzzo, era il riferimento ai nostri vicini di casa di Pescara

In un’altra intervista gli chiesi quali fossero i suoi rapporti con l’Abruzzo: «Guardi,  è una cosa che ho anche riportato in una canzone, una delle prime nell’album Strada facendo, in cui raccontavo i miei primi 18 anni, e parlo della vicina, quella dell’Abruzzo . I nostri vicini di casa erano di Pescara, si chiamavano Tina e Nicolò e avevano due figlie, Maria Rosaria e Annarita (spero di non sbagliare qualche nome). E i primi anni della mia vita avevamo questi vicini carissimi che erano di Pescara, e quindi questo accento, questa tonalità mi è molto familiare. Poi, ho avuto tantissime frequentazioni, amicizie, anche professionali con l’Abruzzo. Ma l’accento pescarese mi ha colpito molto ed è rimasto dentro di me proprio perché si è fissato nella mia mente da bambino».

Claudio Baglioni tour a Pescara

Pubblico a un concerto di Baglioni a Pescara (foto Simeone)

 

 

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