Pochi pro e troppi contro per la carne. Il consiglio, uno dei tanti in fatto di alimentazione della dottoressa Maria Rosa Di Fazio, divulgato grazie ai preziosi consigli raccolti dal giornalista Guido Mattioni in una rubrica sulla sua pagina Facebook dal titolo significativo: Le pillole della Doc.

Ecco quello a proposito della carne. Dice la Doc: vado per punti, iniziando dalla carne rossa, quella bovina.

Pochi pro e troppi contro per la carne.
Carne bovina

• Da oncologa consiglio di ridurla al minimo, il che per me significa una volta ogni 15, massimo 10 giorni. Questo come prevenzione primaria, per chi è sano e intende continuare a esserlo.

Pochi pro e troppi contro per la carne

• La carne infatti ci acidifica, ha un forte carico ormonale animale (incompatibile con il nostro) e tantissimi – troppi! – fattori di crescita cellulare. Tutto questo a prescindere dal fatto che sia quella – rarissima – da animali cresciuti liberi e nutriti esclusivamente a erba. Quanto a quella comune, da allevamenti intensivi, ha in più anche abbondanti dosi di antibiotici e magheggi di “pompaggio” estrogenico.

• Ai pazienti oncologici la carne devo invece eliminarla del tutto, in particolare se si tratta di tumori al colon, allo stomaco, all’intestino.

Pochi pro e troppi contro per la carne

• Non essendo però una talebana e usando la testa, faccio eccezione con chi, per effetto dei chemioterapici, sta anemizzando. Nel qual caso anzi la raccomando – ma solo nei giorni di terapia! – ovviamente bio, di altissima qualità, in una proporzione messa a punto con l’esperienza: tanti grammi quanti sono i kg di peso della persona.

Mai alla griglia!

Pochi pro e troppi contro per la carne. Mai alla griglia
Carne alla griglia, da evitare assolutamente

• Conta molto anche il modo di cucinarla, il che significa mai alla griglia! I grassi alimentari bruciati (le famose righe nere) generano idrocarburi policiclici aromatici e benzopirene, sostanze altamente cancerogene. La conferma ci arriva in modo inoppugnabile da infiniti studi epidemiologici che dimostrano come gli Stati Uniti – dove il consumo di carne è altissimo e per di più aggravato dall’abitudine della cottura sul grill – detengano il poco invidiabile record mondiale dell’incidenza di tumori allo stomaco, al colon e all’apparato digerente in genere.

• In 27 anni di oncologia mi è capitato e purtroppo mi capita di visitare famiglie intere dove si mangia carne tutti i giorni o addirittura due volte al giorno. Forse pensano che sia sintomo di benessere. Economico forse, ma fisico per nulla. Infatti i membri di quelle famiglie presentano puntualmente, a prescindere dall’età, una singolare “familiarità” con i tumori all’apparato digerente. Questa non è genetica, ma epigenetica.

Insaccati da evitare

Pochi pro e troppi contro per la carne. Insaccati da eliminare
Insaccati

• Capitolo salumi e insaccati, mangiati spesso come sostituti di uno dei due pasti. Non li prendo nemmeno in considerazione. Per me è cibo vietato. “Ma dottoressa, sono così veloci, non c’è nemmeno bisogno di cucinare”. Certo, velocissimi anche nel farci ammalare.

Non solo è carne, ma perdipiù suina, la più malsana. Il maiale infatti non suda e ha un pessimo sistema renale, trattenendo quindi tutte le sue tossine. Ed è anche un animale onnivoro, che mangia qualsiasi cosa. Qualsiasi! A questo si aggiungono nitrati e nitriti, insieme a valanghe di sale. Certo, sono sostanze che garantiscono lunga vita al prodotto, peccato che non la garantiscano anche a chi le mangia.

Perché, se da medico so che i nitriti (sigla E 250) possono causare in alcuni soggetti anche “soltanto” crisi di vomito e nausea, da oncologa so purtroppo altrettanto bene che i nitrati (E 251) possono formare sostanze chiamate nitrosamine, fortemente sospettate di essere cancerogene. Quindi mi chiedo, e soprattutto vi chiedo: vale la pena giocarci la salute? Per che cosa, poi? Per un salame?

Mi sembra che in questa artificiosa e assurda gara ad allungare la vita dei prodotti alimentari – anziché la nostra – abbiamo smarrito via via il buonsenso, dimenticando una volta di più il rispetto che dobbiamo a Madre Natura e alle sue regole. E magari anche a noi stessi.

Carne bianca? Solo se da allevamenti sicuri

• “E la carne bianca, dottoressa?”, mi chiedono in tanti. Io rispondo che l’ideale sarebbe conoscere di persona non solo chi ha allevato (“come” e con “che cosa”) quel pollo, ma meglio ancora lo stesso pollo.

Produttori seri ce ne sono, ma il mio consiglio rimane lo stesso che vale per la carne rossa: ridurre al minimo il consumo, prediligendo magari la coscia al petto.

Pochi pro e troppi contro per la carne

E cito i tanti casi visti di bambine di soli otto-nove anni, tirate su quotidianamente con dozzinali petti di pollo da supermercato, “pompati” di estrogeni. Conseguenza? Menarca anticipato e quindi di iniezioni per non mestruare. A nove anni! Questo il disagio dell’oggi.

Poi ci sono i rischi che quelle bambine correranno crescendo, se non curate per tempo: e cioè seri problemi di tipo oncologico (seno, ovaio), anche in età molto anticipata.

Una oncologa di grande esperienza

La dottoressa Maria Rosa Di Fazio è responsabile di Oncologia del Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino, dove applica e porta avanti il metodo chemioterapico “soft” del professor Philippe Lagarde, luminare francese di fama mondiale.

Pochi pro e troppi contro per la carne.  Nella foto la dottoressa Maria Rosa Di Fazio
La dottoressa Maria Rosa Di Fazio

Si è laureata in Medicina e Chirurgia, abilitata all’esercizio della professione medica e specializzata in Oncologia medica con pieni voti e lode.

Inoltre, è diplomata in Ozonoterapia a Padova. Ha lavorato per oltre venti anni a Milano in diverse strutture ospedaliere e come medico strutturato nei reparti di Oncologia medica.

Oggi vive e lavora tra San Marino e il capoluogo lombardo.

“Il paziente è un essere umano e NON un numero” è la sua filosofia.

Nella foto la copertina del libro Mangiare bene per sconfiggere il male di Maria Rosa Di Fazio
La copertina del libro

Ha pubblicato diversi volumi per Mind edizioni, a cominciare da Mangiare bene per sconfiggere il male, best seller tra i libri scientifici.

QUI la mia intervista alla Doc Di Fazio

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