Morando racconta la storia di Eugenio Cefis. Il giornalista firma un volume per Editori Laterza sulla straordinaria vita del potente industriale.

Morando racconta la storia di Eugenio Cefis. La copertina del libro

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Ho avuto l’opportunità di intervistare Paolo Morando in una diretta Facebook di cui trovi qui sotto il link.

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Morando racconta la storia di Eugenio Cefis

Abbiamo parlato di misteri come la morte di Rino Gaetano, il cantautore calabrese scomparso 40 anni fa in un incidente stradale; di Pier Paolo Pasolini, autore di un libro – mai terminato – dal titolo emblematico: Petrolio, in cui ci sono espliciti riferimenti a Cefis (e a Mattei); e poi di Resistenza, servizi segreti (italiani e americani) della sua leggendaria riservatezza, e di numerose cantonate prese dalla stampa italiana nel corso dei decenni.

Morando racconta in questo modo il protagonista del suo libro:

Intanto può fare un profilo del personaggio?

Eugenio Cefis – spiega l’autore del libro – nacque nel 1921 quindi, se fosse ancora vivo avrebbe compiuto 100 anni, invece è morto nel 2004. Inizia come militare, cadetto dell’Accademia militare di Modena, nel 1943, dopo l’8 settembre, diventa un partigiano, nella Val d’Ossola e ha un ruolo fondamentale perché è uno dei capi che libera quella zona, la prima repubblica liberata dal nazi-fascismo. In quel periodo conosce Enrico Mattei, che poi lo chiamerà a collaborare nell’Agip. Resta al suo fianco, come braccio destro, con incarichi in tutte le società del gruppo Eni. Nel 1962 abbandona Mattei che pochi mesi dopo morì in un attentato, nel modo misteriosissimo che conosciamo. Subito dopo viene chiamato dal governo a guidare il gruppo come vicepresidente esecutivo. Nel 1967 diventa presidente dell’Eni e lo resterà fino al 1971 quando passa a guidare la Montedison, quindi da un gruppo pubblico a uno privato. In Montedison resterà fino al 1977, e qui vive il periodo più altalenante. Cefis emerge all’attenzione delle cronache. Bisogna dire che lui detestava la stampa, non rilasciava interviste, non esistevano sue foto, filmati men che meno. In quegli anni diventa anche vicepresidente di Confindustria. Nel 1977, in maniera inaspettata, lascia la Montedison ma lascia anche il Paese e si stabilisce in Svizzera. E scompare dalla vita pubblica italiana.

Morando racconta la storia di Eugenio Cefis

Dopo la morte torna al centro dell’attenzione

prosegue Morando – perché gli vengono attribuite responsabilità in molte vicende politiche, economiche e in qualche modo anche criminali e diventa il grande vecchio che si pensa sia dietro a tanti misteri. Va detto che Cefis muore con la fedina penale immacolata. Io ho pensato che, visto che quest’anno è il centenario della nascita, valesse la pena raccontare quest’uomo. Si tratta di una figura dimenticata ma su cui è nata una leggenda nera non per caso. Ho voluto raccontarlo, per quanto possibile, dal punto di vista psicologico, caratteriale, di scontornatura del suo profilo umano, oltre che imprenditoriale e politico.

Paolo Morando

Morando racconta la storia di Eugenio Cefis
Paolo Morando

Giornalista, scrive per “Huffington Post”, “Internazionale” e sul blog “minima&moralia”. Ha contribuito al volume collettaneo Uscire dalla Seconda Repubblica. Una scuola democratica per superare il trentennio di crisi della politica (a cura di Mario Castagna, Carocci 2010).

Per Laterza è autore di Dancing Days. 1978-1979. I due anni che hanno cambiato l’Italia (2009), ’80. L’inizio della barbarie (2016, finalista al Premio Estense) e Prima di Piazza Fontana. La prova generale (2019, Premio Fiuggi Storia, sezione Anniversari).

Leggi QUI la mia intervista ad Adele Grisendi che racconta la sua vita accanto a Giampaolo Pansa

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