Aldo spiega l’era defilippica della tivù. Il giornalista, scrittore e autore televisivo Dalla Vecchia pubblica In nome di Maria, per Graphe.it.

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Aldo spiega l'era defilippica della tivù

Come per gli altri saggi (si veda la scheda dell’autore in basso) dedicati a Mina, a Franca Valeri, al fotoromanzo, si tratta di volumetti agili, da leggere in mezza giornata ma densi di valore.

Sono infatti dei bigini, dei bignami di argomenti sterminati. Offrono spunti intelligenti e possibilità di approfondimento.

Aldo spiega l’era defilippica della tivù

In nome di Maria esplora il mondo della De Filippi ricorrendo alla maieutica socratica.

Esagerato? Niente affatto:

la sua dialettica, tutta mirata all’ascolto e al mettersi allo stesso livello dell’interlocutore, è parente prossima della maieutica socratica. I suoi programmi sono piccoli universi che recano, sempre e comunque, la sua impronta inconfondibile.

Come spiegano i vocabolari la maieutica è il criterio di ricerca della verità, consistente nella sollecitazione del soggetto pensante a ritrovarla in sé stesso e a trarla fuori dalla propria anima.

Far nascere la verità attraverso il dialogo.

Con l’introduzione di Massimo Scaglioni, Dalla Vecchia analizza, in brevi capitoli, la Mater amoris, la Mater lacrimarum, la Mater amicorum, Assunzione (in cielo evidentemente) e una doverosa Mariologia (la bibliografia).

Espone, così, in modo chiaro e ricco di note (per ulteriori approfondimenti), tutte le sfaccettature di un diamante degli schermi (non solo televisivi).

Dalla Vecchia, inoltre, suggerisce un parallelo blasfemo, ma non troppo, della autrice e conduttrice tv con la Madonna.

Con una punta di ironia i capitoli partono dell’Apparizione per concludersi con l’Assunzione.

Aldo spiega l’era defilippica della tivù

Uomini e donne (Mater amoris), C’è posta per te (Mater lacrimarum), Amici (Mater amicorum) vengono così posti al microscopio per spiegarne l’incredibile successo ininterrotto da oltre 30 anni.

Un libro, dunque, che fa il punto sulla “Mariologia” televisiva costituendo, anche, un efficace bussola per chiunque voglia evitare di perdersi nell’infinito territorio televisivo disegnato in questi anni dalla De Filippi.

L’autore

Aldo spiega l'era defillipica della tivù
Aldo Dalla Vecchia

Aldo Dalla Vecchia è un autore televisivo e giornalista da più di trent’anni. Ha firmato programmi come Target e Verissimo, e ha collaborato con testate come Corriere della Sera e TV Sorrisi e Canzoni. E’ il coordinatore editoriale di Mistero Magazine.

Ha pubblicato Rosa Malcontenta (2013), Specchio segreto (2014), Vita da giornalaia (2015), Amerigo Asnicar, giornalista (2015), Piccola mappa della nostalgia (2016), Abracadabra (2017, QUI trovi la mia recensione), La capra crepa – 333 reati linguistici (2018), Generazione Five – 40 anni di tivù commerciale in 40 figurine (2018), Abracadabra, lo spettacolo continua (2019).

Con la Graphe.it edizioni ha pubblicato uno splendido omaggio a Mina, apprezzato anche da papa Francesco Mina per neofiti (leggi QUI la mia recensione), Viva la Franca dedicato a Franca Valeri (leggi QUI la mia recensione), Vasco l’investigacane (leggi QUI la mia recensione) e  Le avventure di Amerigo Asnicar (leggi QUI la mia recensione), Trionfo d’amore (leggi QUI la mia recensione).

Per Isenzatregua edizioni, il romanzo La consapevolezza di te (leggi QUI la mia recensione).

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