È un libro duro, forte, diretto, come un uppercut, dove la componente hot è solo il modo di comunicare la difficoltà, ancora a fine Novecento, di esprimere la propria sessualità. Si intitola La consapevolezza di te (Isenzatregua edizioni, 144 pagine, 12 euro) il nuovo lavoro di Aldo Dalla Vecchia, prolifico autore di cui quest’anno sono già usciti “Vasco l’investigacane”, “Mina per neofiti” e, a giorni, sarà disponibile “Viva la Franca, il secolo lieve della signorina snob” (tutti editi da Graphe.it).

Consapevolezza di te
La copertina del libro La consapevolezza di te

L’autore si rivolge al lettore con una inconsueta seconda persona e passa in rassegna le esperienze di un gay rivelando un viaggio – come scrive Andrea Schiavone nella prefazione – “verso la consapevolezza di noi tutti, ripercorrendo un importante periodo di transizione culturale del passato, attraverso un dialogo con se stessi che, alla luce dell’evoluzione sociale e della pervasività dei social media – coincide con un confronto diretto con il presente”.

Ventinove brevi capitoli

Ventinove brevi capitoli, leggibili tutti d’un fiato, in cui l’io narrante espone la propria sessualità dalle esperienze confuse e inconsapevoli dell’infanzia alle vertigini dell’età adulta, tra le montagne russe della passione sfrenata.

“C’è un filo rosso che lega tutti gli uomini che hai conosciuto”, si legge nel libro, “quasi tutti si consideravano e si definivano etero, anzi, per usare una loro espressione, normali. Il gay, il diverso, eri tu che t’innamoravi di loro e li accoglievi nel tuo cuore (ogni tanto) e nel tuo letto (molto più di frequente)”.

Non a caso la quarta di copertina riporta: “Il fatto secondo te straordinario, l’elemento antropologico che nessuna statistica ha mai rilevato con sufficiente chiarezza, è che una buona parte dei frequentatori delle chat cosidette gay sono uomini cosidetti etero”.

Una carrellata di esperienze

Consapevolezza di te è un romanzo, strutturato in una serie di brevi racconti, una carrellata di esperienze dalle più caste alle più sregolate, che squarcia il buio di una Milano “ancora bigotta, repressa e repressiva”, quella degli anni Ottanta e Novanta. Un testo di fiction che riesce a far riflettere sulla necessità delle “categorie” in fatto di sesso.

Chi è

Aldo Dalla Vecchia è un giornalista e autore televisivo, teatrale e radiofonico. Firma di decine di programmi di successo (da Target a Verissimo) ha collaborato con testate come Corriere della Sera e TV Sorrisi e Canzoni.

Da quattro anni è il coordinatore editoriale di Mistero Magazine.

Gli altri libri

Ha pubblicato Rosa Malcontenta (2013), Specchio segreto (2014), Vita da giornalaia (2015), Amerigo Asnicar, giornalista (2015), Piccola mappa della nostalgia (2016), Abracadabra (2017, QUI trovi la mia recensione), La capra crepa – 333 reati linguistici (2018), Generazione Five – 40 anni di tivù commerciale in 40 figurine (2018), Abracadabra, lo spettacolo continua (2019).

Con la Graphe.it edizioni ha pubblicato Mina per neofiti (leggi QUI la mia recensione), Vasco l’investigacane (leggi QUI la mia recensione) ed è in uscita Viva la Franca dedicato a Franca Valeri.

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