Salce e Nick nel weekend di Castelbasso. Emanuele Salce, Nick the nightfly e il Settecento europeo con l’organocompletano l’offerta di Castelbasso borgo di cultura in questo fine settimana. La manifestazione estiva allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, riunisce alcune delle organizzazioni fondamentali dell’Abruzzo, spaziando dalle arti visive alla musica, alla letteratura, per ribadire un ruolo centrale nella crescita qualitativa dell’offerta culturale.
![Salce e Nick nel weekend di Castelbasso, nella foto Emanuele Salce](https://i2.wp.com/www.paolodivincenzo.it/wp-content/uploads/2020/08/Emanuele-Salce.jpg?fit=1024%2C683&ssl=1)
Per gli appuntamenti realizzati con il FLA, Festival di libri e altrecose di Pescara domani, venerdì 21 agosto, Emanuele Salce propone “Mumble mumble… Ovvero confessioni di un orfano d’arte”, un atto unico in tre parti, autobiografico e tragicamente divertente.
Due funerali e mezzo
Salce narra impudicamente le vicende di due funerali e mezzo. Nel primo, quello di suo padre Luciano, quando aveva poco più di vent’anni e, reduce da una nottata di eccessi etilici, si trovò a dover gestire da solo l’accadimento, fra para-parenti a caccia di lascito, addetti alle onoranze funebri che lo inseguivano con cataloghi di bare e la ragazza per cui spasimava che non gli si concedeva.
A seguire, quello di Vittorio Gassman, marito di sua madre, in cui si assiste a un carnevale del sacro e del profano, fra autorità politiche improbabili e presenzialisti d’ogni risma per concludere il tutto con la semifinale degli Europei del 2000 Olanda – Italia.
![Salce e Nick nel weekend di Castelbasso, nella foto Emanuele Salce](https://i1.wp.com/www.paolodivincenzo.it/wp-content/uploads/2020/08/Emanuele-Salce-3.jpg?resize=562%2C843&ssl=1)
Infine il terzo (metaforicamente) il suo. Quest’ultimo viene vissuto attraverso l’incontro con una bionda australiana e una défaillance occorsagli in un museo di Sydney.
A fare da contraltare in scena lo spettatore-regista Paolo Giommarelli, ora complice, ora provocatore della confessione, passando con candida disinvoltura da Achille Campanile a Petrarca fino a un trattato di procto-gastroenterologia.
Salce e Nick nel weekend di Castelbasso
Per la sezione Across the music, curata dalla Primo Riccitelli di Teramo, sabato 22 agosto è la volta di Nick the nightfly che sarà accompagnato da Amedeo Ariano, batteria, Claudio Colasazza, pianoforte; Francesco Puglisi, basso elettrico; Jerry Popolo, sax.
![Salce e Nick nel weekend di Castelbasso, nella foto Nick the nightfly](https://i1.wp.com/www.paolodivincenzo.it/wp-content/uploads/2020/08/Nick-the-nightfly3.jpg?resize=712%2C701&ssl=1)
Dal 1989 Nick The Nightfly è specializzato in musica di qualità, il suo programma ha portato in Italia la musica new age, la fusion, la world music, la musica brasiliana, il jazz, l’acid jazz e negli ultimi anni anche i suoni del Nu jazz, il lounge e la chill out, le musiche di frontiera, con un occhio sempre attento ai protagonisti e le nuove tendenze di oggi.
Il Settecento europeo
Domenica 23 agosto protagonista la produzione colta del Settecento musicale europeo.
Roberto Marini, organo e il Quartetto Eiréne (Renato Marchese, Paola Ferella, violini; Samuele Danese, viola; Galileo Di Ilio, violoncello) propongono un programma in cui il connubio tra organo e gli archi trascina il pubblico nel vivace, brillante e irresistibile mondo di Haendel e Mozart.
Tre mostre
Tre le mostre dislocate nei due edifici storici, palazzo De Sanctis e palazzo Clemente, e nella piazzetta De Sanctis.
Le esposizioni sono a cura di Simone Ciglia e Pietro Gaglianò e sono state realizzate grazie all’affermazione dei progetti della Fondazione all’Italian Council e al premio Siae.
La forma della terra – Geografia della ceramica contemporanea in Italia, a cura di Simone Ciglia, propone una mappatura delle possibilità contemporanee della ceramica, orientata sul territorio nazionale.
Sarà presente l’artista # 2 Mario Airò, sempre a cura di Ciglia, vede protagonista l’artista che ha incentrato la propria riflessione sul tema dello spazio.
Le chiavi e la soglia è un’opera dell’artista Alessandro Fonte, a cura di Pietro Gaglianò, vincitrice del premio Siae Per chi crea. Il lavoro è stato pensato e realizzato espressamente per Castelbasso, dialogando con i suoi abitanti.
Leggi QUI un approfondimento sulle mostre