I rischi dei cibi con troppo zucchero sono altissimi, l’alto indice glicemico, infatti, aumenta enormemente il rischio di cancro al colon.
Ecco il parere della dottoressa Maria Rosa Di Fazio il cui pensiero viene divulgato grazie ai preziosi consigli raccolti dal giornalista Guido Mattioni in una rubrica sulla sua pagina Facebook dal titolo significativo: Le pillole della Doc.
Dato statistico: il cancro al colon colpisce oggi un uomo ogni 11 e una donna ogni 18 ed è la seconda causa di morte per tumore, sia per gli uomini sia per le donne. Il rischio – ancora basso nei giovani – aumenta con l’età, soprattutto dopo i 60 anni.
I rischi dei cibi con troppo zucchero
Sulla responsabilità dell’aumento quasi esponenziale di questo tumore non ci sono dubbi: la principale colpa è del nostro moderno (e barbaro) modo di mangiare, basato per la maggior parte su “orrori”, più che su “errori” alimentari. E cioè su cibi pronti, non freschi, processati, di tipo industriale e caratterizzati – oltre che dai conservanti e altri artifizi chimici, tutti nocivi – da una mostruosa presenza di zuccheri. Questo anche in cibi che non solo nella nostra testa, ma perfino al palato, risultano salati, come per esempio le patatine fritte.
Il pericolo è molto alto. Diversi studi scientifici ci dicono infatti che il consumo di cibi ad alto indice glicemico può aumentare fino al 300% (TRECENTO PER CENTO!!!) il rischio di cancro al colon.
I cibi ad alto indice glicemico sono tutti gli zuccheri semplici e raffinati. Ovvero: zucchero in ogni sua forma o denominazione
- miele,
- pane,
- pasta,
- dolciumi,
- prodotti da forno a base di farine bianche,
- patate,
- riso raffinato,
- cornflakes,
- bibite gassate,
- energy drink,
- succhi di frutta,
- yogurt alla frutta (spesso hanno più zuccheri o dolcificanti di una bibita!),
- frutta troppo zuccherina e via dolcificando.
Non significa eliminarli, ma ridurli massicciamente questo sì, senz’altro e senza esitazioni.
I rischi dei cibi con troppo zucchero
Uno studio italiano del 2015, condotto su 50mila soggetti e pubblicato sull’International Journal of Cancer, ha dimostrato che chi consuma ogni giorno più pasti ad alto indice glicemico ha un maggiore rischio di sviluppare un cancro al colon.
Da oncologa, spiego una cosa che ho già detto: ogni mini-pasto aggiuntivo, a prescindere dalla quantità, richiama sempre e comunque insulina, che è anche un fattore di crescita cellulare. E i fattori di crescita cellulare – ribadisco il concetto una volta ancora – sono quelli che fanno crescere indistintamente TUTTE LE CELLULE, sia quelle sane sia quelle malate.
I picchi di insulina
Per provocare quei picchi di insulina bastano una sola merendina o una bustina con 4 biscotti farciti; sì proprio una di quelle “innocenti” bustine che finiscono nelle cartelle degli scolari, magari insieme a una bibita, a un vasetto di tè pronto o a un succo di frutta.
Uno studio pubblicato nel 1997 su “Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention”, confermava: “Gli zuccheri nella dieta, in particolare se ricca di carboidrati semplici rispetto a quelli complessi, aumentano il rischio di cancro al colon attraverso il loro impatto sui livelli di glucosio nel plasma”.
Uno studio dell’università di Harvard
Un altro studio dell’università di Harvard, pubblicato dal Journal of the National Cancer Institute ha seguito per 8 anni 40mila donne statunitensi. I risultati non lasciano adito a dubbi: le donne che consumano cibi a più alto indice glicemico hanno TRE VOLTE PIÙ PROBABILITÀ DI SVILUPPARE IL CANCRO AL COLON; alcune di loro hanno evidenziato un rischio addirittura sei volte maggiore.
Sempre da oncologa ricordo che il tumore al colon è particolarmente insidioso e pericoloso perché quasi sempre asintomatico. I primi veri e propri sintomi si manifestano purtroppo quando si è già a uno stadio avanzato. In questa fase i sintomi sono diarrea così come il suo opposto (stitichezza), febbre insistente, inappetenza, perdita di peso, stanchezza, nausea, vomito.
La buona notizia: a tavola si può anche prevenire i rischi
C’è però una buona notizia: così come il nostro modo errato di mangiare è la causa principale di questo cancro, è altrettanto vero che a tavola possiamo prevenirlo. Le regole sono poche e semplici. La prima cosa è consumare cibi ricchi di fibre, non a caso assenti nei cibi pronti, iper-raffinati, industriali. Le fibre ci rendono tre servigi in una volta sola: favoriscono la regolarità intestinale, diminuiscono il carico glicemico e nutrono in modo corretto la flora batterica (il Microbiota, che è il Grande Regista della nostra vita).
I rischi dei cibi con troppo zucchero
Quindi verdure in primis. Non a caso io raccomando quattro porzioni al giorno. E cioè: SEMPRE un’insalata per aprire sia il pranzo sia la cena, seguita da una seconda porzione di verdure a piacere come accompagnamento alla pietanza principale (carboidrato a pranzo – mai a cena!!! – e proteine alla sera).
Di aiuto sono anche i grassi buoni, come quelli dell’olio extravergine o gli omega 3 del pesce azzurro (sgombri, alici e sardine) e dell’avocado, unico frutto esotico che ammetto a tavola e che peraltro oggi viene coltivato con successo anche in Sicilia. E bere tanta buona acqua.
Da evitare, oltre ai già citati dolci e zuccheri, sono invece alcol, carne rossa, salumi, formaggi, prodotti da forno a base di farine raffinate e “finte” integrali. Tutto quanto, cioè, ci acidifica e ci infiamma.
Una oncologa di grande esperienza
La dottoressa Maria Rosa Di Fazio è responsabile di Oncologia del Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino, dove applica e porta avanti il metodo chemioterapico “soft” del professor Philippe Lagarde, luminare francese di fama mondiale.
Si è laureata in Medicina e Chirurgia, abilitata all’esercizio della professione medica e specializzata in Oncologia medica con pieni voti e lode.
Inoltre, è diplomata in Ozonoterapia a Padova. Ha lavorato per oltre venti anni a Milano in diverse strutture ospedaliere e come medico strutturato nei reparti di Oncologia medica.
Oggi vive e lavora tra San Marino e il capoluogo lombardo.
“Il paziente è un essere umano e NON un numero” è la sua filosofia.
Ha pubblicato diversi volumi per Mind edizioni, a cominciare da Mangiare bene per sconfiggere il male, best seller tra i libri scientifici. Il suo titolo più recente è Il cibo che cura il cibo che ammala
QUI la mia intervista alla Doc Di Fazio