Scrittori e giornalisti in Abruzzo e nel mondo è il titolo del volume curato da Dante Marianacci ed edito da Ianieri edizioni.
Il libro (QUI il link per l’acquisto) raccoglie i testi di Gianni Oliva, Franco Di Tizio, Mario Cimini, Carlo De Matteis, Antonella del Ciotto, Andrea Gialloreto, Enrico Di Carlo, Simone Gambacorta, Antimo Amore e un mio intervento.
L’intento di questa raccolta – scrive nella prefazione il presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta – è quello di contribuire alla conoscenza dei grandi scrittori che hanno voluto cimentarsi con il grande reportage, ma anche con l’inchiesta di cronaca, senza disdegnare altre branche dell’informazione come lo sport.
Scrittori e giornalisti in Abruzzo e nel mondo
Dante Marianacci, intellettuale di livello internazionale e di rara apertura mentale, scrittore, organizzatore, per anni vicepresidente dei premi Flaiano e al vertice di numerosi Istituti italiani di Cultura, ha curato questo libro che è la raccolta degli interventi a un seminario tenutosi il 5 luglio 2019 nell’auditorium Petruzzi di Pescara.
Da D’Annunzio a Ettore Janni
Nelle 194 pagine del libro si possono leggere gli interventi di Gianni Oliva (D’Annunzio e Patini), Franco Di Tizio (Edoardo Scarfoglio), Mario Cimini (Gaetano Panbianco e Zopito Valentini), Carlo De Matteis (Massimo Lelj e Nicola Moscardelli), Antonella del Ciotto (Domenico Ciampoli ed Ettore Janni).
Oliva affronta gli esordi del Pescarese nel bel mondo romano, come giornalista di cronaca mondana, in cui comincia “a costruirsi il mito di D’Annunzio, il suo successo.
D’Annunzio diventa la grande firma del momento da cui tutti si aspettano di essere ricordati. Egli sfrutta il successo e si sposta da un salotto ad un altro, invitato a cene eleganti e passando da un’alcova ad un’altra.
Pomilio, Miscia, Giannangeli e Sgattoni
Andrea Gialloreto si è occupato di Mario Pomilio ed Eraldo Miscia (fra narrativa e giornalismo), Enrico Di Carlo di Giannangeli e Sgattoni (La dimensione nazionale di due giornalisti di provincia).
Scrittori e giornalisti in Abruzzo e nel mondo
Piccioli, Piccone Stella e Bonanni
Simone Gambacorta offre le sue riflessioni su Gian Luigi Piccioli, “un nuovo scrittore” che nel 1966 “entra nella scena letteraria italiana facendo una capriola”.
Si chiama Gian Luigi Piccioli, è nato a Firenze nel 1932 ed è di famiglia abruzzese. Il romanzo che lo rivela ai lettori s’intitola “Ingorgaggio” (Mondadori). La capriola sta lì, nel titolo: Ingorgaggio. La parola suona strana e nasce dalla fusione di “ingorgo” e “ingranaggio”.
Antimo Amore illustra l’opera di Antonio Piccone Stella e Laudomia Bonanni.
Un maestro di giornalismo, un maestro di stile. Antonio Piccone Stella, nato a Torricella Peligna nel 1905, organizzò nel dopoguerra il Giornale radio italiano e lo diresse dal 1946 al 1962. “Fu lui a disegnare la funzione della Rai in termini di servizio pubblico”.
D’Angelo, Di Donato e Fante
Conclude il volume il mio intervento su Pascal D’Angelo, Pietro Di Donato e John Fante.
Leggi QUI l’articolo sul libro Fotografare New York City