Yes I know Pino Daniele. È il titolo di un libro eccellente di Carmine Aymone, pubblicato da Hoepli nella splendida collana I protagonisti diretta da Ezio Guaitamacchi che ha appena sfornato anche Fra la via Emilia e il west di Paolo Talanca. Il sottotitolo eloquentemente specifica “Tra pazzia e blues: storia di un Masaniello newpolitano”.

Yes I know... Pino Daniele, il musicista napoletano in scena
Pino Daniele

Il genio secondo Maurizio de Giovanni

“Ci si chiede cosa sia il Genio”, scrive nella prefazione lo scrittore Maurizio de Giovanni,  “e il napoletano sorride perché da noi ‘o ggenio è la voglia. Il desiderio di fare qualcosa”. Non a caso in “Qualcosa arriverà”, il brano scritto per il film “Le vie del Signore sono finite”, Pino cantava: “stasera nun tengo genio e pazzià”, che vuol dire stasera non ho voglia di giocare.

E Carmine Aymone il genio di Pino Daniele lo svela tutto, dall’inizio e nel profondo. È un libro imperdibile per chi ama la musica del mai troppo elogiato artista napoletano scomparso nel 2015 a 60 anni ancora da compiere.

Yes I know... Pino Daniele la copertina del libro di Carmine Aymone
La copertina del libro di Carmine Aymone

Yes I know Pino Daniele

“Conosco Pino da sempre”, scrive l’autore nell’introduzione, spiegando così il titolo del volume, che rende omaggio a uno dei brani più amati, e che è una dichiarazione d’amore. “Sono cresciuto con la sua musica e come lui, con il rock, il blues e i classici della mia/nostra terra, con i film di Totò e Peppino, di Nino Taranto e Tina Pica (…) amando Massimo Troisi ed Eric Clapton, Miles Davis e Jimi Hendrix”.

Particolari curiosi della sua vita

Aymone passa al setaccio l’esistenza di Giuseppe Daniele, nato in un basso il 19 marzo 1955 e ben presto affidato a due zie acquisite: Bianca e Lia. Benedetta circostanza! “Giuseppe, Pinotto per parenti e amici, primo di sei figli, viste le difficili condizioni economiche della famiglia (…) come usanza di quel periodo dei nuclei meno abbienti è affidato alle zie. Queste sono due sorelle benestanti che già hanno cresciuto sua madre. A soli cinque anni si trasferisce da loro, in piazza Santa Maria La Nova,32”. Comunque a pochi metri dalla casa natale. Le zie gli permetteranno di seguire le sue passioni musicali fino al premio, quasi una sorta di viatico, del diploma da ragioniere, nel 1975: “l’acquisto di una Gibson SG, come quella usata dal suo mito Eric Clapton nei Cream e un amplificatore Davoli”.

Dieci capitoli

Dall’infanzia (Napule è di mille e uno colori) alla fine (Il re è morto, lunga vita al re) Aymone distribuisce in dieci capitoli quaranta anni di musica. Genialità, capacità straordinaria di mescolare il blues con la tradizione napoletana, il rock con le sonorità del Mediterraneo, quel Neapolitan sound che a metà dei Settanta dominò la scena italiana, e non solo, con artisti come i fratelli Bennato, Napoli centrale, La Nuova compagnia di canto popolare, ma che in Pino Daniele trovò il diamante più splendente.

Yes I know... Pino Daniele è il titolo del libro scritto da Carmine Aymone, nella foto
Carmine Aymone

Testimonianze di amici e colleghi

Le 186 pagine scorrono via velocissime grazie a un sapiente mix di testimonianze di amici e colleghi, dai musicisti sodali della prima ora (da Gianni Battelli a Rosario Jermano, da Rino Zurzolo a James Senese, per passare a Roberto De Simone, Lucio Dalla, Gino Paoli, Teresa De Sio), fino a miti della sua giovinezza poi incontrati e diventati suoi estimatori: Richie Havens, Eric Clapton, Chick Corea, Pat Metheny.

Un volume da leggere e da tenere sempre a disposizione per approfondire la conoscenza di un magistrale autore e interprete della migliore produzione musicale italiana dell’ultimo secolo che, tra i pochi, è riuscito ad ammaliare colleghi e pubblico di tutto il mondo.

Bravissimo Aymone, appassionato cultore di un genio, che riesce a trasmettere fin dalle prime righe di questo Yes I know… Pino Daniele il suo amore per l’artista a chi, per caso (raro ma possibile in questo oggi costellato da miti di cartone), non lo conoscesse ancora.

Leggi QUI Napoli gli rende omaggio con un murales.

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