Cristiana e Niko Romito una favola Reale. C’erano una volta due ragazzi, colpiti, a fine Novecento, dalla scomparsa improvvisa del papà.
Impegno, dedizione, invenzione, gusto, un po’ di sana follia e oggi quei due ragazzi rappresentano il cuore pulsante di uno dei migliori ristoranti al mondo.
Da Rivisondoli prima, e ora da Castel di Sangro, con Casadonna e il ristorante Reale in circa vent’anni hanno realizzato una favola: trasformare la tradizione di famiglia in un successo planetario.
Ci sono riusciti, magnificamente, e mentre scrivo queste righe Niko, lasciata Cristiana a Castel di Sangro a presidiare il fantastico hotel Casadonna (ottenuto ristrutturando un convento del ‘500) e il ristorante Reale, è a Parigi a inaugurare il suo primo ristorante in Francia, all’interno dell’hotel Bulgari (in avenue George V).
Cenare (nel nostro caso, mio e di mia moglie Marina Di Crescenzo) al Reale è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
La cucina dei Romito è meravigliosa perché riesce a fondere piatti della tradizione abruzzese con interpretazioni spaziali, adorate – infatti – in mezzo mondo.
Il servizio, magistralmente diretto da Cristiana, vanta una professionalità ineccepibile senza mai intimidire l’ospite ma, anzi, mettendolo sempre a proprio agio.
Ancor più quando, come nel caso della costina d’agnello, viene consigliato di gustarla senza posate.
Un ristorante pluripremiato (3 stelle Michelin, miglior locale italiano con 3 forchette per il Gambero rosso 2022 e decine di altre medaglie) che porta a splendere il nome dell’Abruzzo nel mondo e che ha fatto scoprire la nostra regione al gotha della ristorazione mondiale.
Cristiana e Niko Romito una favola Reale
Abbiamo potuto apprezzare una Degustazione reale con:
Sedano, carota e cipolla, un delicatissimo brodo vegetale per iniziare.
Seppia e dragoncello
Ostrica e cicoria
Baccalà mantecato, servito con una crema di olive nere e al di sopra una spuma di patate.
Verza arrosto, servita con un coltello da carne ma in realtà formata da una verza cotta, lasciata maturare dai 30 ai 40 giorni e poi arrostita. La parte scura sopra è formata dalle foglie esterne che non vengono scartate ma fatte in crema per esaltare il vegetale, alla base patata all’olio di oliva.
Costina di agnello e maionese di patate, costina affumicata poi tostata in padella e servita con la maionese di patate. L’efficientissimo collaboratore di Cristiana ha ricordato (ma forse l’avremmo fatto comunque) che la costina poteva essere mangiata con le mani.
Cristiana e Niko Romito una favola Reale
Infuso di bosco con ravioli di mandorla
Trota e alloro, trota, mandorla e fondo di trota.
Pancetta e finocchietto. Coperto da un latte ottenuto con le cosce del maiale ed estratto di finocchietto, un gel alla base ottenuto con lo stesso taglio cotto in acqua e spezie. Sulla destra insalata di finocchio.
Cavolo nero, prima cotto poi centrifugato condito con limone, zenzero e colatura di alici.
Tortelli con zucca, con due tipologie di zucca: la piacentina per il ripieno e la violina da cui viene estratta l’acqua che a sua volta viene fermentata e poi glassata sul tortello.
Anatra fredda e acqua affumicata, cotta in forno. Con le cosce viene realizzato il patè che si trova alla base. Viene usata anche la carcassa che viene tostata e messa in acqua fredda per due giorni, per osmosi trasmette i suoi profumi all’acqua.
Rombo alla mediterranea, lasciato in salamoia per due giorni e poi cotto in forno. Con i rombi più piccoli viene preparata una emulsione, sia alla base che sopra, e poi coperto con pesto mediterraneo: polvere di pomodoro, capperi e origano.
Cavolfiore gratinato. Tre sfumature di cavolfiore: crema alla base, al centro il cavolfiore gratinato e infine la glassa.
Pane e cioccolato, alla base una mousse di cioccolato sormontato da pane raffermo bagnato in acqua e cacaco. Al di sopra un gelato ottenuto con acqua e cacao (senza latte) e una spolverata di oro e croccante al cioccolato.
Frutta compressa, infuso di limone, cialda caffè e pepe
Pazzeschi gli abbinamenti di vino al calice, tra gli altri:
Grechetto
Marsala vergine 2004 Francesco Intorcia
Cannonau rosato Sardegna
Trebbiano d’Abruzzo 2019 Amorotti
Vermentino 2020 Cappellini
Gragnolino Iparcellari
Riesling 2001
Brunello Montalcino Ferrero 2016 – Veronese rosso 2011 Ca’ dei maghi
Sanzenel mandorlato