Reflusso gastroesofageo il rimedio della Doc. La Doc in questione è Maria Rosa Di Fazio, di cui pubblichiamo alcuni preziosi consigli raccolti dal giornalista Guido Mattioni in una rubrica su Facebook dal titolo significativo: Le pillole della Doc.
L’altro giorno – si legge nella “pillola” – ho ricevuto un messaggio da una signora alla quale avevo suggerito un metodo per eliminare quello che è purtroppo uno dei disturbi più diffusi, dolorosi e debilitanti, fino al punto da arrivare a rovinare per davvero la qualità della vita di chi ne soffre.
Reflusso gastroesofageo il rimedio della Doc
Il reflusso gastroesofageo è a sua volta sintomo di una infiammazione dell’apparato digerente (quindi quel complesso formato da bocca, epiglottide, faringe, esofago, stomaco, fegato, pancreas, intestino tenue e intestino crasso).
Penso che solo in Italia siano milioni le persone che ne soffrono e che – erroneamente convinte di risolvere così il problema – assumono inibitori di pompa e antiacidi. Rimedi invece del tutto “inutili” in quanto agiscono soltanto sui sintomi, lasciando immutata la vera causa e trasformando così chi li assume in un loro schiavo a vita. Se assunti poi in cronico e per lungo tempo possono anche produrre danni peggiori.
La signora – dice ancora la Doc Maria Rosa Di Fazio – mi ringraziava in modo entusiastico: “Il suo metodo ha avuto un esito strepitoso: niente più reflusso da giorni!”. Mi ha fatto piacere, ma per me non era una novità.
In realtà il metodo non è mio, ma è un antichissimo rimedio contro tanti disturbi, raffreddori compresi, della grande e millenaria cultura medica orientale.
Io lo ho soltanto adattato nella modalità e nei tempi di assunzione al problema specifico (il reflusso) e ai nostri ritmi di vita. Questo perché così lo si può portare con sé anche al lavoro per il pranzo, dato che bastano un contenitore ermetico e un cucchiaio.
Riso integrale e biologico stracotto
Il rimedio è anche di semplicissima realizzazione: riso integrale, ovviamente biologico, che va stracotto per due o meglio ancora per tre ore. Poi, con un passino fine, va ridotto fino a diventare una crema che poi può magari essere cotta ancora per un po’ fino ad assumere una consistenza quasi gelatinosa. Si elimina così la fibra che potrebbe irritare e si mantengono le proprietà benefiche. Lo si può insaporire con un po’ di gomasio (ma anche con un pizzico di sale) e un filo di olio extravergine. Oppure, in versione dolce, con una spolverata di cannella.
Per 15 giorni prima colazione e pranzo
Bene: per 15 giorni questo “pappone” deve diventare la prima colazione e il pranzo. E a cena solo pesce bianco bollito e verdure di stagione anch’esse bollite, tutto solo con un filo di extravergine. Niente altro. Nel caso abbiate appetito mangiatene una dose più sostanziosa. Non scrivete quindi post per chiedere “Ma posso aggiungere questo… o sostituire con quest’altro…?” No, non rispondo nemmeno: il rimedio è questo. Punto e accapo.
Poi mi saprete dire. Ma tanto lo so già: funziona. Funziona sempre ed è una mano santa anche per chi soffre di Chron e di colite ulcerosa. Ovviamente, una volta “sfiammati”, non tornate più a mangiare prodotti da forno ricchi di glutine. E nemmeno caseina, che del glutine è la peggiore alleata.
La dottoressa Maria Rosa Di Fazio è responsabile di Oncologia del Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino, dove applica e porta avanti il metodo chemioterapico “soft” del professor Philippe Lagarde, luminare francese di fama mondiale.
Si è laureata in Medicina e Chirurgia, abilitata all’esercizio della professione medica e specializzata in Oncologia medica con pieni voti e lode; è inoltre diplomata in Ozonoterapia a Padova. Ha lavorato per oltre venti anni a Milano in diverse strutture ospedaliere e come medico strutturato nei reparti di Oncologia medica.
Oggi vive e lavora tra San Marino e il capoluogo lombardo.
“Il paziente è un essere umano e NON un numero” è la sua filosofia.
Ha pubblicato diversi volumi per Mind edizioni, a cominciare da Mangiare bene per sconfiggere il male, best seller tra i libri scientifici.
QUI la mia intervista alla Doc Di Fazio
