Massimo Cotto, grande collega che mi onoro di conoscere, racconta come scrivere bene un testo, in questo video. Guardatelo!

Come far vedere le canzoni.

Una realtà semplice, si fa per dire in uno dei flash sonori di Massimo Cotto che trovi nel canale YouTube di iCompany. Le canzoni bisogna anche farle vedere, spiega il musicologo e critico piemontese. E fornisce agli aspiranti autori di canzoni un consiglio tanto facile da dire quanto difficilissimo da mettere in pratica

Come far vedere le canzoni:

  • Bisogna far vedere cosa vuoi suggerire

  • Quando Mogol e Battisti scrivevano “Motocicletta 10 hp”, ti sembrava di vederla tutta cromata

  • Quando dicevano “le biciclette abbandonate sopra il prato”, ti sembrava di vedere noi due distesi all’ombra.

Come far vedere le canzoni Massimo Cotto

Bisogna seguire il procedimento cinematografico, dice Massimo Cotto, e fa, ancora un altro esempio quello di Roberto Vecchioni con il brano “La stazione di Zimà”. Entra nel particolare, ovviamente, spiegando che l’autore “tira dentro l’ascoltatore”, nella sua storia, nella narrazione del brano. “C’è un solo vaso di gerani dove si ferma il treno e un unico lampione che si spegne se lo guardi”. E l’ascoltatore è incuriosito. E la curiosità aumenta di strofa in strofa. Però ancora non basta. Poi bisogna far entrare il personaggio e Vecchioni lo presenta solo nella strofa successiva.

Perché parlo di questo video? Perché è un esempio perfetto, in 4 minuti di video, di come “spiegare la musica”. So bene che è difficile parlarne, ho iniziato a fare il critico musicale 30 anni fa, dopo essermi formato al Dams di Bologna (il primo, e aggiungerei unico). E sono d’accordo anche con Liga quando dice che la musica va ascoltata ed è complicato parlarne. Ma Massimo Cotto riesce benissimo a interpretare il senso della canzone, un aiuto formidabile – da chi di canzoni ne ha ascoltate e studiate a migliaia – per chi vuole cominciare a scriverne qualcuna.

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