Scritto benissimo, leggero ma profondo nei temi dell’ occulto che affronta, Abracadabra (Pegasus edizioni, 120 pagine, 12 euro) è il nuovo libro, il sesto, di Aldo Dalla Vecchia, giornalista e autore televisivo (tra i tanti programmi Target, Verissimo, Il bivio, Cristina Parodi Live, The Chef, In Forma, Basta Poco, Smart Touch). “Abracadabra” si legge facilmente, con curiosità e stupore, e racconta 20 storie di altrettanti personaggi e del loro rapporto con l’esoterismo.

“Come quasi tutti noi”, scrive Dalla Vecchia nella premessa, “anch’io sono sempre stato attratto e allo stesso tempo impaurito dal mondo dell’occulto e dell’inspiegabile, ma nelle prime decadi della mia vita mi sono limitato a coltivare questo aspetto appassionandomi enormemente alle vite di personaggi come Gustavo Rol e Alejandro Jodorowsky (ma anche Padre Pio), amando film come Giulietta degli spiriti di Federico Fellini, divorando centinaia di libri nuovi e antichi sull’argomento”.

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Dalla Vecchia, con grande sapienza giornalistica, si fa da parte come autore e lascia spazio ai suoi intervistati che sono personaggi in vista: da Al Bano a Ivana Spagna, da Corinne Cléry a Lory Del Santo, passando per Giovanni Ciacci, Cristiano Malgioglio, Mara Maionchi, Sabrina Salerno, Silvana Giacobini.

Abracadabra

Si apprende, allora, come nella vita di tutte queste persone (ma forse nella vita di tutti noi), ci sono, o ci sono state, cose inspiegabili.

Dalla grande attrice (Corinne Cléry) che parla con le ceneri del marito all’artista del make up (Diego Dalla Palma) che ha attraversato il tunnel del non ritorno facendo miracolosamente in tempo a salvarsi; dall’uomo di scienza (Mario Giuliacci) che sforzandosi di cercare la fede, confessa, a 70 anni, di non essere ancora riuscita a trovarla.

Singolare, se non inquietante, il racconto del filippino cresciuto, con i genitori, a casa Vianello, quella vera. Dopo la morte di Raimondo, il 15 aprile 2010, nella casa ci furono strani segnali, “cominciati”, racconta a Dalla Vecchia John Mark Magsino, “subito dopo la scomparsa di zio Raimondo” e andati avanti “fino a quando è mancata zia Sandra. Per esempio”, continua Magsino, “mi ricordo che all’improvviso si accendevano i due televisori di casa, in salotto e in sala da pranzo, e si sintonizzavano su un canale che noi non vedevamo mai, il 13. Così come, nel bagno dello zio Raimondo, cominciava a scorrere l’acqua della doccia, come se qualcuno avesse azionato la manopola”.

Religione, sogni premonitori, influenze esoteriche, superstizioni, angeli custodi, argomenti difficili da trattare che Dalla Vecchia, invece, riesce a raccontare con leggerezza e passione in un libro di piacevolissima lettura.

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