Fabio Di Gaetano svela i segreti del business con l’ inbound marketing
L’esperto di Argoserv, agenzia leader in Italia, approfondisce in un interessante articolo pubblicato sul blog della sua azienda i misteri dell’ inbound marketing.
Come si può monetizzare la presenza sul web? Che significa inbound? Che diavolo è il viaggio dell’acquirente, il buyer’s journey? Cos’è il Fmot e lo Zmot? Sigle strane, giochi di parole, astrusità linguistiche di maghi della rete o semplici regole che si possono facilmente imparare e insegnare per aprirsi al mercato del presente (più che del futuro)?
La seconda che hai detto, direbbe Quelo di Corrado Guzzanti. Sì, sono semplici regole, comprensibili a chiunque purché ben spiegate. Per esempio, ecco cosa scrive Di Gaetano a proposito di FMOT e ZMOT nel dettagliato articolo dal titolo: Tutto quello che devi sapere per fare business con l’inbound marketing:
Dallo FMOT allo ZMOT: come cambia l’esperienza d’acquisto
Il racconto di come funzionasse il processo d’acquisto prima di Internet è stato schematizzato perfettamente da Procter & Gamble nel 1995 (è stata l’azienda a coniare l’acronimo FMOT ovvero first moment of truth).
Nel processo d’acquisto esistevano solo 3 fasi:
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la fase dello stimolo (il momento in cui il potenziale acquirente veniva a conoscenza del prodotto , o fase di awarenss) che poteva essere innescato da una pubblicità sui media, da un cartellone pubblicitario, dal passaparola ( anche se l’efficacia del c.d word of mouth era limitatissimo), dalla partecipazione ad una fiera o dal telemarketing;
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la fase centrale della scelta (o del primo momento della verità) che veniva effettuata davanti alla vetrina del negozio o nello scaffale del supermercato, ovvero in uno spazio fisico ben definito che mettesse in bella mostra il prodotto per invogliare l’acquisto;
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la fase finale, del secondo momento della verità , che coincideva con l’esperienza del prodotto. Se si era soddisfatti dell’acquisto iniziava il processo di fidelizzazione e magari si poteva passare al consiglio ad amici e parenti, altrimenti, l’unica opzione concessa, era quella di non riacquistare il bene o il servizio in futuro e di sconsigliarne l’acquisto alla propria cerchia ristretta.